Loredana Longo, The Line, 2015
Loredana Longo, The Line, 2015. Courtesy Francesco Pantaleone, Palermo
Autore | Loredana Longo |
---|---|
Titolo | The Line |
Data | 2015 |
Tipologia | Video, fotografia |
Sito web | Loredana Longo |
Descrizione | Nell’opera The Line Loredana Longo crea uno spazio immaginario ancorato al reale, in cui i contrasti tra luci e ombre, verticalità e orizzontalità descrivono il percorso di un viaggio. A Ragusa, città in cui l’artista ha realizzato diverse opere e ricerche, crea un dialogo confidenziale con sette rifugiate grazie alla collaborazione con la Fondazione San Giovanni e i centri SPRAR della città. Il video caratterizzato da “un rigore formale inedito”, come nota Francesco Lucifora, è costituito da una serie di intervalli in cui le performers (le rifugiate Ghelida, Happy, Kurtum, Peace, Racheal, Blessing, Believe) assumono diverse pose plastiche; ciascuna di loro ha un neon che ricalca le numerose tappe del percorso: il neon è arma, imbarcazione, protezione, ma anche confine, limite, la linea guida di una lunga fila da rispettare una volta che si tocca la terraferma. A fare da contrappunto agli intervalli di buio e luce, c’è poi il suono: un silenzio interrotto a scatti da un ronzio invariato, simile a quello prodotto da un vecchio generatore o dal modesto motore di una barca. Sempre come nota Lucifora, in The Line c’è “un chiaro intento di spezzare la narrazione teatrale che caratterizza l’attualità delle migrazioni di massa” e anche la voglia di creare uno spazio estetico che permetta alle rifugiate di essere le protagoniste delle loro stesse storie. Tutto lo svolgimento dell’opera è sospeso tra attesa e azione, viaggio immaginato e viaggio vissuto, unione e distacco. Le “sculture viventi” che emergono, delineate da un suono invadente (a cura di Alessio de Girolamo) e da una luce quasi caravaggesca, trasmettono l’esigenza di una comprensione più profonda delle vicende che segnano il Mediterraneo. Il 2015 è stato infatti un anno piuttosto drammatico: secondo i dati di UNHCR, in Europa sono arrivati via mare 1,015,078 richiedenti asilo, mentre 3,771 persone sono risultate morte o disperse. Le instabilità politiche, le sempre più precarie condizioni ambientali, ma soprattutto la guerra in Siria sono state le cause principali di questi spostamenti forzati. |
Luoghi di esposizione | - The Mdina Cathedral Contemporary Art Biennale, Malta, a cura di Giuseppe Schembri Bonaci, 2015 - Ardente, Pinacoteca di Villa Zito, Palermo, a cura di Sergio Troisi (2019) |
Bibliografia | Polizzi, A., (a cura di), Loredana Longo. From Explosion to Breaking, Gli Ori, Pistoia 2017 |
Sitografia | Loredana Longo, The Line: Guarda |
Documentazione aggiuntiva | |
Tema | Migrazioni |
Data di compilazione | 2024 |
Autore della scheda | fr |
Cerca nell’Atlante
Tag:fotografia, video