Ghirelli Alessandro

Scheda riassuntiva

Categoria: Design

Autore della scheda: Andrea Grilli

Parole chiave: Design, Art. 2 n. 10 della l. n. 633 del 1941, carattere creativo, valore artistico, giudizio “ex ante” con l’ausilio di consulenti tecnici.

Descrizione: La ditta Ghirelli è specializzata nella produzione di rosari che a suo dire la ditta L.A.L. s.r.l. aveva plagiato. Il caso è rilevante per l’applicazione dell’art.2 n.10 della legge sul diritto d’autore invece dell’art.2 n.4 in quanto si tratterebbe di opere di design, opere industriali e non facenti parte dei casi previsti come “opere della scultura, della pittura, dell’arte del  disegno, della  incisione  e  delle  arti  figurative  similari,  compresa  la scenografia”. La Corte di Cassazione escludeva anche che il fatto di essere un oggetto religioso conferisse la caratteristica di opera ricompresa nel punto 4 dell’art. 2.

Informazioni sull’artista

Artista: Alessandro Ghirelli

Nazione: Italia

Periodo attività: in corso

Sito web artista: https://www.ghirelli.it/it/ghirelli-rosari/

background: La Ghirelli srl produce rosari secondo tradizione famigliare e specifiche artigianali. Alessandro Ghirelli ne è il responsabile creativo e titolare.

Informazioni sull’opera

Opera: Crociera Ave Maria; Corona da Rosario Medaglia Miracolosa; Grano da Medaglia Miracolosa; Grano Nostra signora di Lourdes; Grano Madonna di Guadalupe

Data realizzazione: 2002

Tecnica: gioielleria

Informazioni sui contenziosi, attività giudiziaria

Autorità giudicante: Corte Suprema di Cassazione, sez. 1

Sentenza: Sentenza n. 22118 del 29/10/2015

Attore: L.A.L. s.r.l.

Convenuto: Ghirelli s.r.l.

Massima: In tema di proprietà intellettuale, l’art. 2, n. 10, della l. n. 633 del 1941 (applicabile “ratione temporis”), a mente del quale sono comprese nella protezione delle opere del disegno industriale quelle «che presentino di per sé carattere creativo e valore artistico», va interpretato nel senso che i menzionati parametri debbono risultare riconoscibili, anche attraverso il ricorso a criteri indiziari (riconoscimento in ambiti critico-specialistici, presenza di tratti sicuramente innovativi, sia sul terreno progettuale che realizzativo, precoce ed attendibile musealizzazione), opportunamente pesati (ove presenti), sulla base di un giudizio “ex ante”, formulato – se del caso – attraverso il ricorso all’esperienza e al sapere specialistico di consulenti idonei a fornire al giudice validi elementi di valutazione.