1st Haifa Mediterranean Biennale. Household goods, Haifa, 2010
1st Haifa Mediterranean Biennale. Household goods, Haifa, 2010. Copertina del catalogo. Courtesy mediterraneanbiennale.com
Titolo | 1st Haifa Mediterranean Biennale. Household goods |
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Curatore | Belu-Simion Fainaru |
Date | 19/02/2010 – 20/04/2010 |
Luogo | Haifa, Israele |
Sede | Harbour Campus |
Link di riferimento | Pagina web della mostra |
Descrizione | Curata da Belu-Simion Fainaru, la prima Biennale mediterranea di arte contemporanea organizzata nella città israeliana di Haifa, si è imposta fin da subito come un evento in grado di cambiare la concezione artistica nel Paese. La scelta di non ambientarla all'interno di un museo bensì nei container collocati nel vicino porto, ha proprio lo scopo di raggiungere un pubblico nuovo e variegato, collegando così l'esperienza culturale a quella urbana. I contenitori in acciaio, solitamente usati per il trasporto di merci, diventano un'alternativa area espositiva dove ricercare la propria identità. Inoltre la loro versatilità consente di allestire un grande spazio che può essere costruito e smantellato molto rapidamente. Israele, dal punto di vista socio-politico, ha tentato soprattutto nel corso del 20° secolo di stabilire rapporti elitari più con l'Occidente che con i territori limitrofi. La Biennale nasce anche con l'intento di rivedere questi legami, creandone di nuovi grazie ad artisti provenienti da vari Paesi dell'area mediterranea i quali stimolano dialoghi inediti, svincolati da sistemi stabiliti a priori. La mostra ha come tema fondante quello degli oggetti casalinghi, i quali sono parte integrante della vita di ogni individuo. Articoli che sono lo spunto per aprire una discussione su questioni di uguaglianza e parità, obiettivi sempre più difficili da raggiungere in un'era che vede protagonista una società influenzata dalle tendenze del mercato. Questo tempo, in cui l'apparenza sembra essere diventata l'unica arma per essere accettati dalla comunità, fa nascere la volontà nel curatore di porre l'attenzione sulla vita di tutti i giorni. |
Artisti | Eti Abergel, Bohtaina Abu Milhem, Chantal Akerman, Anna Anders, Mariko Asai, Raed Bawaya, Matei Bejenaru, Christian Boltanski, Christoph Brech, Ergin Cavusoglu, Alexandra Croitoru, Carina Diepens, Kyoto Ebata, Benny Efrat, Nezaket Ekici, Belu-Simion Fainaru, Mounir Fatmi, Mekhitar Garabedian, Amos Gitai, Meirav Heiman, Muhammad Said Kallash, Dani Karavan, Albert Kliest, Knafo Klimor Architects, Mannal Mahamid, Victor Man, Juamana Manna, Sebastian Moldovan, Ciprian Muresan, Maria Papadimitriou, Dan Perjovschi, Buky Schwartz, Nati Shamia-Opher, Angelika Sher, Hale Tenger, Micha Ullman, Herman Van Ingelgem, Israel Wertman, Port Worker, Runi Zarawi |
Bibliografia | B. Fainaru, 1st Haifa Mediterranean Biennale. Household good, catalogo della mostra, 2010: Leggi |
Sitografia | The first Haifa Mediterranean Biennale, Artfacts: Leggi |
Data di compilazione | 2022 |
Autore della scheda | fver |
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Tag:Albert Kliest, Alexandra Croitoru, Amos Gitai, Angelika Sher, Anna Anders, Belu-Simion Fainaru, Benny Efrat, Bohtaina Abu Milhem, Buky Schwartz, Carina Diepens, Chantal Akerman, Christian Boltanski, Christoph Brech, Ciprian Muresan, Dan Perjovschi, Dani Karavan, Ergin Cavusoglu, Eti Abergel, Hale Tenger, Herman Van Ingelgem, Israel Wertman, Juamana Manna, Knafo Klimor Architects, Kyoto Ebata, Mannal Mahamid, Maria Papadimitriou, Mariko Asai, Matei Bejenaru, Meirav Heiman, Mekhitar Garabedian, Micha Ullman, Mounir Fatmi, Muhammad Said Kallash, Nati Shamia-Opher, Nezaket Ekici, Port Worker, Raed Bawaya, Runi Zarawi, Sebastian Moldovan, Victor Man