Pitture della chiesa di Mar Phocas
Foto da Cruikshank Dood 2004 e Immerzeel 2012-2013
Opera | Pitture della chiesa di Mar Phocas |
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Datazione | XII secolo |
Luogo di produzione | chiesa di Mar Phocas, Amioun, Contea di Tripoli |
Tecnica di esecuzione | Pittura murale |
Luogo di conservazione | chiesa di Mar Phocas, Amioun, Libano |
Descrizione | La piccola chiesa di Mar Phocas si trova nella città di Amioun che all’epoca dei crociati faceva parte della Contea di Tripoli ed era governata dai Signori di Besmedin, apparentati con i genovesi Signori di Ibelin. La pianta della chiesa è suddivisa da quattro pilastri con arcate in tre navate e termina in un’abside a est. La decorazione pittorica, di cui oggi rimangono pochi resti, era disposta originariamente su tutto l’interno della chiesa, e quindi su mura, volte e pilastri, e fu messa in opera in almeno due fasi distinte. Tra le pitture più antiche è compresa l’Anastasis nel catino dell’abside, tema tipicamente bizantino che prevede la discesa agli inferi di Cristo che scoperchia i sepolcri e richiama Adamo ed Eva e altri personaggi biblici come il Battista e i profeti Davide e Salomone. Qui sono presenti però alcune caratteristiche iconografiche inusuali, di cui la più eclatante è la rappresentazione di Eva anziana piuttosto che come giovane donna, stesso particolare presente anche su un’icona del Sinai connessa all’ambito crociato e su alcune miniature armene. Lo stile delle pitture è vicino all’arte cipriota e bizantina tardo-comnena e rimanda quindi all’ambito orientale ma i dettagli iconografici di ispirazione occidentale fanno pensare a una committenza crociata, tesi confermata anche da altri fatti. Ad esempio i santi presenti sulla parete dell’abside, o almeno quelli oggi ancora visibili, fanno il gesto benedicente alla latina, ovvero con indice e medio dritti e anulare e mignolo uniti al pollice; erano però denominati e riconoscibili tramite iscrizioni in greco, negli anni successivi erase per essere sostituite da iscrizioni in siriaco. Infine, sul muro nord della chiesa vi è la figura intera di San Filippo ai cui piedi è rappresentato il donatore della campagna pittorica, di più piccole dimensioni, a definitiva conferma della committenza occidentale. Denominato da un’iscrizione in greco come “servo di Dio, Filippo”, omonimo del santo, il donatore è infatti raffigurato senza barba, come un occidentale, anche se vestito alla bizantina. Era probabilmente un membro della nobiltà francese che dominava il territorio e una possibile identificazione vi riconosce Filippo di Ibelin (1180-1227/28), figlio di Balian di Ibelin e della principessa bizantina Maria Comnena, ragione per la quale sarebbe rappresentato sia con attributi occidentali che bizantini. Tuttavia il nome Filippo era molto comune e non si può quindi giungere ad una conclusione certa sulla sua identità. Da tutti questi dati si pensa perciò che questo primo strato di pitture sia stato realizzato da pittori locali o ciprioti alla fine del XII secolo, prima cioè della caduta in mano latina di Costantinopoli (1204) che determinò la perdita di influenza da parte della capitale sui territori più periferici e la conseguente crescita dell’autorità della chiesa siriana ortodossa a discapito di quella greca, come testimonia la sostituzione delle iscrizioni in greco con altre in siriaco. Era del resto una pratica comune che il clero locale si rivolgesse ai nobili occidentali o che questi si offrissero spontaneamente per il finanziamento della decorazione di chiese, visti gli stretti rapporti che intercorrevano tra la popolazione e i dominatori latini. Al primo strato delle pitture appartengono anche dei frammenti di pittura attribuiti a un pittore crociato, forse italiano o francese, mentre della seconda fase pittorica risalente al XIII secolo fa parte anche la rappresentazione di uno dei santi cavalieri, San Teodoro, solo parzialmente superstite. |
Bibliografia principale | Cruikshank Dodd 2004, pp. 39-41, 48, 72, 75, 82-84, 87, 93, scheda 1 del catalogo pp. 159-163, et passim. |
Voce Menù | Cantieri pittorici e musivi Committenze |
Schede correlate | Icona bilaterale con Crocifissione e Anastasis |
Autore/Autrice scheda | CL |