Icona con la Vergine Hodegetria in trono e scene della sua Vita
Foto da Mouriki 1995
Opera | Icona con la Vergine Hodegetria in trono e scene della sua Vita |
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Datazione | fine XIII sec. |
Luogo di produzione | Nicosia, Cipro |
Tecnica di esecuzione | Tempera su tavola lignea, doratura e foglia d’argento, decorazioni a rilievo in gesso |
Luogo di conservazione | Byzantine Museum of the Archbishop Makarios III Foundation, Nicosia, Cipro |
Descrizione | Proveniente dalla chiesa di San Cassiano, a Nicosia, si pensa che questa tavola fosse stata originariamente commissionata per la cattedrale di rito latino di Santa Sofia. Donatore dell’opera potrebbe essere stato un ordine ecclesiastico, visto che un gruppo di carmelitani è rappresentato ai piedi della Vergine in trono. Come la pala di San Nicola di Kakopetria, sempre a Cipro, la superficie dell’icona è divisa in tre aree verticali. Nelle fasce laterali sono rappresentati episodi della Vita e Miracoli della Vergine, mentre nella parte centrale, più larga, la Vergine frontale e seduta su un trono ha il Bambino in braccio e con la mano destra espande il suo manto per proteggere il gruppo di piccoli monaci rappresentati in basso, come nelle tavole italiane duecentesche con la Madonna di pietà, di cui è un esempio la Madonna dei francescani di Duccio di Buoninsegna conservata nella Pinacoteca di Siena. La tavola di San Cassiano è probabilmente all’interno della produzione cipriota quella maggiormente permeata da influenze occidentali. Come già nella tavola di San Nicola, caratterizzano l’opera la disposizione delle scene narrative solo nelle fasce verticali, e non su tutti e quattro i lati come nelle icone agiografiche bizantine, l’inquadratura della figura centrale all’interno di una cornice trilobata e il grande formato. Qui inoltre il Bambino e la Vergine in trono, in una variante dell’Hodegetria, sono incoronati, fatto non presente nella tradizione bizantina. Le scene narrative sono contrassegnate da iscrizioni in latino e sono frutto probabilmente di un’invenzione puramente occidentale, anche se ancora non connesse ad una specifica tradizione. I titoli abbreviati di Cristo e della Vergine sono invece scritti in lettere greche. Anche i due piccoli angeli con incensiere, in alto ai lati dell’archetto trilobato, sono inclusioni estranee all’ambito orientale. Puramente bizantini sono invece il trono con cuscino rosso, suppedaneo e decorazione a volute, mentre lo stile pittorico e la decorazione a rilievo in gesso dei nimbi e di altri dettagli rimandano non solo alla tradizione cipriota, ma in particolare alla produzione da parte della stessa bottega della tavola di San Nicola. Come già quest’ultima, la tavola di San Cassiano testimonia la fertile e composita situazione politica e sociale dell’isola di Cipro, in cui gruppi di origine e credi differenti convivevano scambiando e “ibridando” la propria cultura artistica con le altre, fenomeno all’origine della cosiddetta maniera cypria. |
Bibliografia principale | Mouriki 1995, pp. 370-379; Olympios 2014, pp. 47-72 |
Voce Menù | Botteghe artistiche Committenze |
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Autore/Autrice scheda | CL |